Fondo e Biathlon

Il termine arrampicata deriva dall’azione dell’arrampicarsi. Nell’ambito dell’alpinismo viene definita arrampicata quella azione volta al superamento di un ostacolo tramite salita, come ad esempio una parete rocciosa, un sasso, ma anche una parete artificiale. Negli ultimi anni la scalata di pareti artificiali si è diffusa esponenzialmente. Chi esercita l’arrampicata viene detto generalmente arrampicatore anche se esistono dei termini specifici per il tipo di arrampicata che si sta effettuando, ad esempio per la roccia viene detto “rocciatore”.

Si tratta di uno sport complesso che richiede un grande sforzo fisico e mentale. Quando sentiamo parlare di arrampicata sportiva dobbiamo considerare tutte quelle discipline di arrampicata che derivano dall’alpinismo ma che, a differenza da quelli alpini, hanno scopo puramente di divertimento o di competizione e mettono in risalto le abilità sia pratiche che tecniche dello scalatore. Tutte le discipline legate all’arrampicata, in Italia, sono regolamentate dalla Federazione Arrampicata Sportiva Italiana (F.A.S.I.) che è un ente riconosciuto dal C.O.N.I.

Nel nostro caso ci concentreremo sull’arrampicata indoor. Si tratta di quella pratica effettuata in palestre attrezzate di pareti artificiali (pannelli artificiali) chiamate anche rocciodromi. L’arrampicata indoor come suggerisce il termine stesso viene svolta all’interno di ambienti chiusi che riproducono le condizioni e le sensazioni dell’arrampicata vera e propria. Le palestre che organizzano questo tipo di eventi devono rispettare e garantire la sicurezza degli atleti attuando le normative europee. Non di rado l’arrampicata indoor, oltre che come competizione, viene svolta come allenamento per chi si accinge ad arrampicate di altro genere.

Il tipo di arrampicata che prenderemo in considerazione è di tipo libero, altrimenti detto “free climbing“. Si tratta di quel tipo di scalata dove l’arrampicatore affronta la salita a mani nude e indossando ai piedi scarpette adatte. Questo significa che l’arrampicata verrà affrontata con il solo utilizzo del corpo, tuttavia questo non esclude l’uso dell’attrezzatura che garantisce la protezione dell’arrampicatore.

I rocciodromi possono essere di due tipi:

  • Parete con struttura metallica ricoperta di fibra di vetro, dove gli appigli possono essere posizionati a piacimento in quanto fissati tramite bulloni. Questo tipo di rocciodromo è quello che meglio riproduce la roccia naturale. Grazie all’utilizzo di una vernice grezza si migliora la presa durante l’arrampicata.
  • Parete con struttura in metallo e legno laminato. E’ certamente la tipologia più diffusa, dove per migliorare l’aderenza e la presa spesso vengono utilizzate delle resine particolari.

Come si svolge una prova competitiva su un rocciodromo?
Uno o più atleti si posizionano davanti alla parete, dove verrà collocata una pedana, che al rilascio della pressione del peso invierà un impulso di partenza al cronometro. Questa può essere regolata tramite l’utilizzo di pistola, startbeep ma anche da semaforo di partenza. Durante l’arrampicata il cronometro continuerà a tenere il tempo e la fine sarà determinata, soltanto quando verrà toccata con mano la pedana posizionata in cima che invierà un impulso di arrivo allo stesso cronometro determinando dunque il tempo di impiego finale che verrà visualizzato sul tabellone display posizionato al di sopra della pedana.

Se stai pensando di organizzare un evento sportivo legato a questa pratica ti invitiamo a visionare, in questa pagina, le soluzioni che possiamo offrirti. Per qualsiasi informazione o chiarimenti non esitare a contattarci alla seguente email: info@zstiming.com.